RUBRICA “Il Tempio del BenESSERE” Dicembre –1ª uscita
Prima di addentrarsi nella conoscenza approfondita degli alimenti dalle spiccate proprietà riequilibranti è importante aver chiaro come dovrebbe essere organizzata la distribuzione dei pasti nell’arco della giornata.
Al risveglio, per avviare i processi enzimatici che sono alla base delle reazioni biochimiche dell’organismo, si consiglia di bere succo di un limone in un bicchiere d’acqua tiepida, questa semplice azione ripetuta nel tempo favorisce la rimozione delle scorie. Funziona come una sorta di “doccia” interna. Il limone infatti favorisce la «pulizia» delle tossine, in particolare quelle che si accumulano nell’apparato digerente, ma non solo, e stimola inoltre il buon funzionamento degli “organi emuntori” (fegato in particolare).
Si tratta di una tecnica di depurazione molto semplice da seguire, basta solo un po’ di costanza e 5 minuti di tempo. I benefici progrediranno se al succo di limone saranno unite sane abitudini, quali:
• Il rispetto della distribuzione dei pasti nell’arco della giornata
• Un adeguato apporto idrico giornaliero
• Il sano movimento quotidiano
• L’integrazione di alimenti volti alla disintossicazione del corpo
I fastidiosi malesseri legati all’eccesso di tossine gradualmente si dissolveranno e abbandoneranno il corpo, facendo posto al benessere.
È il pasto più importante della giornata. L’organismo riceve i primi alimenti le cui sostanze contenute (vitamine, minerali, glucidi, lipidi….) daranno il via ad una serie di messaggi biochimici che coinvolgono tutti gli organi deputati alla digestione. I primi alimenti della giornata vanno quindi scelti con cura e consapevolezza.
Alla luce di ciò, saltare la colazione potrebbe indebolire i processi metabolici, mangiare alimenti «scadenti» favorirebbe l’accumulo di scorie, diversamente, consumare una sana colazione apporterebbe vantaggi per l’intero organismo.
Cosa mangiare quindi?
frutta, succo o estratto di verdura e frutta (70% verdura, 30% frutta);
carboidrati di qualità, ossia, cereali integrali (fiocchi avena integrali, grano saraceno, riso);
mandorle, anacardi, nocciole, noci;
yogurt o kefir, «yogurt» vegetale di soia, mandorla, cocco;
té, infusi (zenzero e limone) o bevanda vegetale.
A metà mattina per riequilibrare i livelli di glucosio ( la cui variazione potrebbe esprimersi con mancanza di lucidità, concentrazione o irritabilità) preferire frutta di stagione, accompagnata da noci, mandorle, nocciole o anacardi.
I cereali sono da preferire nella versione integrale o semintegrale. Via libera al consumo di verdure, preferibilmente di stagione. L’olio extravergine di oliva è il condimento ideale: contiene acido oleico che stimola la cistifellea e velocizza il processo digestivo.
I semi oleaginosi come noci, nocciole, mandorle e anacardi aiutano ad arrivare a cena con la giusta fame.
Questo dovrebbe essere il pasto più leggero della giornata. Renderlo il pasto principale va contro i naturali ritmi biologici e genera danni di cui la maggior parte delle persone non è consapevole. È luogo comune prestare maggiore attenzione a cosa si mangia piuttosto che all’orario in cui ci si mette a tavola, eppure, le secrezioni ormonali che attivano il metabolismo hanno una punta massima verso l’orario di pranzo e poi scendono; tutto quello che si assume dopo le ore 17 tende a «ingrassare» molto di più di quello che si mangia nelle ore a precedere. Si evince che il pasto serale dovrebbe saziare ma non appesantire.
Non è una missione impossibile. Buona norma è iniziare la cena con un pinzimonio di verdure crude, un vero e proprio concentrato di vitamine e enzimi che favoriscono la «pulizia» dell’organismo.
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