Ad oggi è sempre più è nota l’importanza dell’alimentazione e la sua grande influenza sulla stato di salute. Molto spesso però, alcune scelte passano in secondo piano e non vengono messe in associazione come dovrebbero con sintomi e disagi che coinvolgono l’apparato digestivo, intestinale e non solo.
Qui sotto trovate un test di autovalutazione che restituisce un profilo di quanto siamo attenti alla nostra alimentazione e nello specifico all’assunzione di fibre.
ASSUMO PIETANZE A BASE DI CEREALI INTEGRALI E DERIVATI (pasta/riso/orzo/farro,ecc.):
a) una porzione al giorno o a pranzo o a cena (2)
b) una porzione al giorno sia a pranzo che a cena (3)
c) una porzione 2-3 volte a settimana (1)
d) mai o quasi mai (0)
ASSUMO LEGUMI (piselli, lenticchie, ceci, ecc.):
a) 2-3 volte a settimana (3)
b) 1 volta al giorno (2)
c) 1-2 volte al mese (1)
d) Mai o quasi mai (0)
ASSUMO VERDURA:
a) 2 o più volte al giorno (pranzo, cena, ecc.) (3)
b) 1 volta al giorno (a pranzo o a cena) (1)
c) Mai o quasi mai (0)
ASSUMO VERDURA:
a) 2 o più volte al giorno (pranzo, cena, ecc.) (3)
b) 1 volta al giorno (a pranzo o a cena) (1)
c) Mai o quasi mai (0)
Calcola il tuo punteggio totale sommando i punti riportati a fianco ad ognuna delle tue risposte.
PROFILO 1 (da 0 a 7 punti)
Nel tuo stile di vita alimentare c’è probabilmente qualcosa che non va, per raggiungere un buono stato di benessere intestinale occorre considerare che l’alimentazione è salute, ciò che mangiamo e beviamo ogni giorno, infatti, può aiutarci a prevenire numerose patologie così come può contribuire ad aggravare il sintomo. Esistono specifici alimenti tipo creali integrali, frutta, verdura, legumi che possono aiutarci a sentirci meglio, nonostante si viva in un mondo pieno di tentazioni culinarie.
PROFILO 2 (da 9 a 12 punti)
In base alle informazioni raccolte con questo breve test, sembra che tu segua un’alimentazione abbastanza corretta. Un adeguato apporto giornaliero di alimenti di origine vegetale sono assolutamente indispensabili per garantire un buono stato di salute intestinale.
Per definire un consumo appropriato di fibra, bisogna considerare che la sua aggiunta a una dieta comunque squilibrata, non avrà alcun effetto positivo. Quindi, il modo migliore per aumentare il contenuto in fibra è aumentare la proporzione di verdure, cereali integrali, frutta e di ridurre gradualmente la proporzione di zuccheri raffinati, grassi idrogenati e alimenti raffinati. L’abitudine di iniziare i pasti con un piatto di verdure crude, va promossa.
Nelle uscite precedenti abbiamo parlato di emicrania e dei cibi che possono favorirla o contrastarla. Esistono però anche dei fattori più personali che possono dare origine a questo problema. Vediamo insieme quali sono e con quali strumenti possiamo gestirli.
Per alcuni soggetti l’emicrania, nella sua intima essenza, è riflesso di una grande energia emotiva che non si è integrata col resto della persona.
C’è chi «aggancia» le emozioni in una gabbia di razionalità, chi non si sente legittimato a provare quell’intensità, chi fin da bambino non si è abituato a lasciar loro spazio e le vive solo “dentro”, chi teme di perdere il controllo della situazione… Il sintomo spiega bene il conflitto interiore tra le due parti della sua testa: una che vorrebbe esprimere, l’altra che riesce a reprimere. Il primo passo per risolvere il problema, unitamente ad una corretta alimentazione, è comprendere che è necessario trovare un modo nuovo per esprimere le forti emozioni e per lasciarle defluire non solo all’esterno, ma anche dentro di sé.
Esprimi le emozioni forti
Lasciare che le emozioni emergano e si esprimano è una strada da sperimentare. Via libera al disegno libero, sì al ballo, alla corsa, sì alla commozione e alle lacrime. Concedersi ogni tanto anche qualche sfogo consapevole in pubblico (sempre nel rispetto di chi si ha di fronte) o di esprimere verbalmente la nostra contrarietà a qualcosa che ci viene imposto in fondo non è così catastrofico. Sono forme espressive che riducono la tensione interna e che possono diventare vantaggiose limitando le crisi dolorose.
Uno strumento semplice:
Annotare le emozioni «forti» è un valido aiuto per riconoscere il sentimento provato e favorire una loro migliore integrazione nel cervello e nell’organismo, riducendo la probabilità che si sfoghino nel sintomo.
Cerca di non abbandonarti totalmente ai farmaci
Combattere il sintomo “frontalmente”, cercando solo soluzioni farmacologiche e ignorando l’aspetto psicologico e lo stile di vita potrebbe innescare un circolo vizioso a sfavore del benessere. Migliorare almeno un po’ la situazione è una opzione percorribile.
Sfoga l’energia fisica, non è mai troppo tardi per iniziare
Un modo molto efficace per sottrarre energia all’emicrania da forti emozioni è fare un’attività fisica divertente e soddisfacente per chi la pratica così da sfogare gli inevitabili accumuli del quotidiano. Aiuta quindi fare attività fisica, purché sia qualcosa che appassiona molto. Per beneficiare degli effetti, la costanza è un requisito essenziale.
Avvertenza: nessuna delle informazioni riportate può essere interpretata come consiglio medico né vuole sostituirsi ad alcun tipo di terapia medica, farmacologica o psicologica. Il lettore si assume la responsabilità dell’uso delle informazioni fornite.
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